Quando si arreda casa, immancabilmente, ci si trova davanti alla necessità di abbinare dei colori. Tappeti, mobili, tessuti, piastrelle, tendaggi, intonaci e via di seguito dovranno essere scelti in maniera da dar vita ad ambienti armonici nonché piacevoli alla vista.
Per fare questo sarà sempre necessario tenere conto degli spazi a propria disposizione, dei punti luce (con riferimento tanto alle finestre quanto a lampadari e simili) e perché no, dei propri gusti personali.
Cerchio cromatico: cos’è?
Molti esperti di interior design suggeriscono ai loro clienti di non associare mai in uno stesso ambiente più di tre cromie differenti. Tra i colori prescelti molto spesso ci sarà una tonalità leader, per così dire, una mediana ed una meno presente. Ma, considerando la gran varietà di toni e sfumature percepibili dall’occhio umano viene spontaneo chiedersi come si possa essere certi di selezionare le tre tinte più adatte alle nostre esigenze.
Sicuramente non si tratta di un’impresa facile. Ecco quindi che entra in gioco il cerchio cromatico, un dischetto in cartoncino su cui vengono riportati i tre colori primari, quindi i secondari ed infine i terziari. In questo modo è possibile abbinare su carta, è proprio il caso di dirlo, le tre cromie prescelte e verificare non soltanto la generale sensazione di armonia percepita dagli occhi di chi guarda un simile accostamento, ma anche il nostro grado di soddisfazione.
Ovviamente nel momento in cui si scelgono le tinte dei propri arredi possono essere tenuti in considerazione anche i non colori, vale a dire il bianco ed il nero nonché il grigio. Essi, non a caso, hanno pure un loro posto nel cerchio cromatico.
Detto ciò, sappiate che in questi casi la prassi vorrebbe che ad una tinta neutra venissero abbinati gli altri colori basandosi tanto su preferenze personali quanto su metri di giudizio un po’ più professionali (necessità di far apparire la stanza in questione più grande, luminosa, accogliente, ecc.). In alternativa, scelto il nostro colore preferito, si provvederà a creare dei validi accostamenti cromatici seguendo praticamente gli stessi criteri.
La strada del contrasto
Una delle strade più seguite da chi progetta il restyling di un ambiente domestico è quella che porta all’abbinamento cromatico per contrasto. Tale prassi è molto viva soprattutto quando si ama arredare gli ambienti con gusto moderno. Molto diffusa in tal senso è la moda di unire bianco e nero o di creare dei giochi cromatici accostando diverse gradazioni dello stesso colore (per esempio blu notte, blu oltremare ed azzurro).
I più arditi fanno sì che le tinte più calde si scontrino con quelle più fredde: questa soluzione contribuisce a creare una profonda armonia all’interno dell’ambiente. Tale risultato si deve alla contrapposizione tra la percezione di una sensazione di calorosa accoglienza ed un effetto calmante derivanti rispettivamente da toni caldi e freddi.
Molto azzardata, ma comunque in molti casi più che consigliabile, è la scelta di avvicinare due tinte complementari, vale a dire due colori che utilizzando il cerchio cromatico di cui sopra troveremmo sempre ai lati opposti dello stesso. Si assiste così, soprattutto negli ultimi tempi, ad abbinamenti inconsueti: gialli e viola, varie gradazioni di rosso e scale di verdi che vengono utilizzati soprattutto per dipingere le pareti, ma che i più anticonformisti usano anche per definire gli arredi ed il comparto tessile che veste un dato ambiente.
Un colore alla moda: il tortora
Da qualche anno in qua il color tortora, sia che si voglia utilizzare per ritinteggiare i muri, sia che si voglia scegliere per arredare, è diventato un vero e proprio must. Del resto, oltre che essere piacevole alla vista, questa gradazione cromatica è molto versatile non fosse altro che per la sua appartenenza alla gamma dei colori neutri.
Con una certa frequenza peraltro questa tinta viene adattata ad arredi minimal o moderni ma, a dirla tutta, pure gli amanti del gusto provenzale o dello stile shabby chic sembrerebbero non saperne fare a meno. A questa pagina sul sito totaldesign.it troverete i consigli sugli abbinamenti migliori stanza per stanza con il color tortora.
Anche il tortora ha ovviamente le sue sfumature, cosa che rende quindi necessario, in caso di pitture, conoscerne gli esatti codici cromatici (Ral 1019 e Ral 7047 sono in genere i più usati).
Questo colore inoltre ben si addice tanto agli ambienti notte quanto ai living particolarmente luminosi. Esso va di norma abbinato con il color panna, con i toni del beige o del grigio, con il sabbia o con svariate gradazioni di marrone e, se proprio si volesse aggiungere una nota più vivace di colore, alle tonalità del lilla e del viola.
Insomma: il tortora non stanca mai, va un po’ su tutto (una volta lo si diceva del nero, ma in questo caso l’affermazione può ritenersi altrettanto valida) e conferisce agli ambienti un’elegante luminosità oltre che un fresco sapore di modernità. Se lo sceglierete, siamo pronti ad assicurarvelo, non ve ne pentirete di certo.