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Come diventare interpreti e traduttori

Tra le professioni più amate e ricercate da chi ama le lingue straniere ci sono sicuramente quelle dell’interprete e del traduttore. Sono figure professionali che possono garantire un ottimo sbocco nel mondo del lavoro, molto richieste specie da quelle aziende che hanno rapporti professionali con l’estero e che per questo assumono personale preparato e “multilingue” per ovviare ad ogni esigenza, dai rapporti interpersonali con la clientela estera alla redazione di testi e materiali in una lingua diversa dall’italiano. Conoscere a fondo una delle quattro lingue straniere più utilizzate e diffuse nella Comunità Europea, vale a dire l’inglese, il francese, lo spagnolo e il tedesco garantisce un grande vantaggio per entrare nel complesso mondo del lavoro.

L’importanza della formazione

Se la passione e la vocazione per le lingue straniere è tanta è necessario per specializzarsi seguire corsi e scuole per interpreti e traduttori che possono offrire un valido pass per il futuro lavorativo. Certamente è importante scegliere una scuola di livello, che fornisca un’ottima preparazione e sia riconosciuta anche all’estero: questo permetterà di acquisire requisiti fondamentali per operare in aziende internazionali, nell’ambito della traduzione, redazione di testi e nel campo dell’assistenza linguistica. Una volta che diventi traduttore puoi esercitare anche in proprio la professione ed aprire un tuo sito internet dove proporre le tue prestazioni come ha fatto Pierangelo Sassi: un modo per entrare nel mondo del lavoro che offre grandi opportunità.

Con il diploma di maturità ci si può iscrivere ai corsi universitari specializzati. Si può scegliere tra quelli triennali o della durata di 4 anni: questi ultimi consentono di accedere ai corsi di laurea specialistica per diventare interprete di conferenza, una figura professionale molto richiesta e in crescita. Necessaria una preparazione specifica con conoscenza approfondita della nostra lingua e di almeno un’altra straniera con ottima padronanza sia scritta che verbale.

Lavorare all’Unione Europea

Buone opportunità professionali per interpreti e traduttori vengono proprio dalla Comunità Europea, dove è possibile lavorare presso le diverse istituzioni sia come funzionario ma anche come libero professionista. Per diventare traduttore bisogna partecipare ai concorsi pubblicati dalla Gazzetta Ufficiale della UE, essere cittadini europei e laureati, avere meno di 45 anni e conoscere molto bene almeno due lingue straniere tra quelle parlate nell’Unione. Prestigioso anche il ruolo di traduttore aggiunto, una figura professionale che per accedere al concorso deve avere conseguito la laurea da non oltre 3 anni ma per la quale non è richiesta nessuna precedente esperienza lavorativa.

C’è poi la figura del traduttore libero professionista: in questo caso il candidato deve contattare il Servizio di Traduzione della UE con sede a Bruxelles e a Lussemburgo, qui operano ben 1300 linguisti e 500 ausiliari oltre a traduttori provenienti da tutto il mondo. Ogni 3 anni circa l’UE emette bandi per ricoprire questa posizione.

Per diventare invece interprete c’è un concorso annuale. Il superamento della prova consentirà di accedere ad una graduatoria che sarà poi presa in considerazione dalle istituzioni comunitarie nel momento in cui necessitano di ricoprire il ruolo. Se si vuole seguire la carriera di interprete free lance non esistono limiti di nazionalità o di lingua.

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