Una dieta low carb permette di perdere peso, senza, tuttavia, diminuire la massa magra. In questo articolo cerchiamo di comprendere l’efficacia di questo tipo di diete, e capiamo perchè i medici si scontrano spesso sulla loro applicazione in ambito alimentare.
In che cosa consiste la dieta low carb?
In una dieta di questo genere, si devono ridurre drasticamente i carboidrati. Chiamati anche glucidi o zuccheri, insieme ai grassi e alle proteine sono alla base si un’alimentazione strutturale ed energetica necessaria all’organismo. Sono indispensabili per la funzione dei globluli rossi, e delle cellule nervose e muscolare, inoltre permettono di non ricorrere alle proteine, come fonte di energia.
Si trovano in diversi alimenti e, la loro razione giornaliera non dovrebbe superare il 50 o il 60 % del fabbisogno giornaliero. Molti pensano che troppi carboidrati facciano ingrassare, ma in realtà essi non incidono sulla massa grassa, ma sull’indice glicemico. E’ bene, quindi, scegliere dei carboidrati a basso contenuto di glicemia, come i cereali integrali o la quinoa.
Esistono due tipi di dieta low carb: una con meno del 30 % di carboidrati ed una in cui si riducono al di sotto del 10 %.
Per avere un’idea di cosa consiste questa dieta, si può prendere ad esempio questo menu giornaliero:
- per colazione si possono mangiare delle omelette con vari vegetali, o le uova e pancetta delle colazione americane, tè o caffè;
- per lo spuntino di metà mattina e pomeriggio, si può scegliere della frutta a piacere;
- per pranzo della pasta o del riso integrali, accompagnati da verdure;
- per cena della carne magra, come pollo o maiale, con diversi contorni.
Una dieta del genere può far perdere peso nel giro di pochi giorni, e nei primi di perdono diversi liquidi, ma questi chili vengono poi reintegrati non appena si comincia di nuovo a consumare i carboidrati. (Fonte: Marsala Oggi)
Cosa dicono medici e nutrizionisti?
Sembra quasi scontato dirlo, ma nessun medico o nutrizionista consiglierebbe mai una dieta del genere. Ad esempio, Andrea Ghiselli, ricercatore e dirigente del CREA (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), ha dichiarato che “non ha senso seguire una dieta rigorosamente low-carb o low-fat. Per dimagrire in salute occorre adottare una dieta bilanciata, solo leggermente ipocalorica”.
Una riduzione drastica di carboidrati, in effetti, può portare a delle conseguenze nocive per l’organismo, a cominciare dalle carenze di fibre, calcio e vitamine, presenti in una buona parte dei cibi con carboidrati.
Un basso consumo di carboidrati, può rallentare il metabolismo e l’attività della flora batterica intestinale, provocando debolezza e stitichezza. Anche il fegato e i reni sembreranno più affaticati. Se si pratica dello sport, e si deve dimagrire, questa è sicuramente il tipo di dieta da evitare.
Sembra che solo il 5 % degli italiani abbia sentito parlare di questa dieta, e di sicuro è l’ultima a cui ricorrerebbero: come si potrebbe rinunciare alla pasta? Se ne possono contenere le dosi, ma nessuno la toglierebbe mai dalla propria alimentazione.
In Italia, la dieta migliore, approvata dalla maggior parte dei dottori di tutto il mondo, è sicuramente quella mediterranea, che tra i suoi alimenti base annovera la pasta ed il pane.
A confermarlo è anche il dottor Pietro Migliaccio, nutrizionista, specialista in Gastroenterologia e Presidente della SISA (Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione), che ha sottolineato il fatto che nella dieta quotidiana, bisogna assumere almeno il 45 % dei carboidrati nelle calorie totali, per avere il giusto apporto di energia e permettere il normale svolgimento delle funzioni, comprese quelle del sistema nervoso.
Se qualcuno pensa che sia adatta per perdere quei chili che bastano per la prova costume, deve ricredersi, in quanto non incide sul volume della massa magra, e i chili persi in così breve tempo, si riacquistano in un lasso di tempo altrettanto breve.