I disturbi intestinali sono spesso dovuti a un’alimentazione sbagliata, allo stress e ad uno stile di vita in generale poco sano. Quelli più diffusi sono la stitichezza, il meteorismo e la diarrea.
In alcuni casi i disturbi intestinali sono dovuti a malattie gastrointestinali. Per riconoscerli e trattarli nella maniera giusta è quindi consigliato effettuare degli esami diagnostici, per poi trovare il trattamento terapico migliore.
In questo articolo vediamo come riconoscere i disturbi intestinali, quali sono le patologie loro associate e come prevenirli.
Come riconoscere i disturbi intestinali
Il campanello di allarme più frequente, che ci segnala la presenza di disturbi intestinali, è sicuramente la diarrea. E’ un disturbo che provoca intensa sudorazione, mal di pancia, flatulenza, crampi e consiste nella scarica di feci liquide ripetute, che possono manifestarsi anche più volte al giorno.
La diarrea è un’infezione del tratto gastrointestinale che può essere causata da virus, parassiti e da acqua o cibi contaminati da batteri o può anche essere causata da una malattia cronica.
Le continue scariche debilitano il fisico e provocano una profonda disidratazione, per cui occorre contattare un medico se i tempi del disturbo superano i due giorni. Per i bambini il limite da non superare è quello delle 24 ore.
Disturbi intestinali e altre patologie
Quando i disturbi intestinali si ripetono con una certa frequenza, potrebbero essere causati altre malattie, vediamo quali sono.
Diverticolosi
I disturbi intestinali possono essere causati dalla presenza di estroflessioni e piccole sacche nella parete del colon e dell’intestino crasso, chiamate diverticoli, nelle quali le feci ristagnano creando infiammazione. La diverticolite può essere dolorosa e provocare diarrea, nausea, vomito, gonfiore e dolore addominale. La causa di questa infiammazione è spesso da ricercarsi in una dieta a basso contenuto di fibre.
Celiachia
Anche la celiachia può essere all’origine di diarrea e dolori addominali. Si tratta di un’intolleranza al glutine, una proteina presente in molti cereali, che si può manifestare anche all’improvviso, dopo che è rimasta asintomatica per molto tempo. L’infiammazione dell’intestino tenue non permette allo stesso di assorbire le sostanze nutritive e possono comparire i primi sintomi. Oggi è possibile trovare molti prodotti senza questo elemento, dalla pasta al panettone senza glutine, che ha risolto il problema degli intolleranti al glutine per le feste di natale.
Morbo di Crohn
Se si avvertono crampi addominali, diarrea cronica o mal di pancia, si potrebbe soffrire della malattia di Chron, una patologia cronica infiammatoria che interessa l’intestino. E’ piuttosto difficile da individuare, in quanto i sintomi appaiono e scompaiono. Ci sono momenti in cui quasi non si avvertono ed altre fasi più acute che provocano dolori anche molto intensi.
Ostruzioni intestinali
L’organismo può essere vittima di ostruzioni intestinali, fenomeno che provoca un’occlusione che non permette il normale passaggio delle feci. In questo caso si verifica un blocco dell’intestino. Anche questa è una patologia da considerare quando si presentano dei disturbi intestinali.
Colon irritabile
Se si avvertono dolori addominali diffusi, la causa potrebbe essere la sindrome del colon irritabile. Accade quando si verificano stitichezza o diarrea dovute ad un’alterazione della flora e della motilità intestinale. In questo caso a soffrire maggiormente sono i nervi intestinali che diventano molto più sensibili e provocano stati dolorosi. Chi ne soffre dovrebbe seguire una giusta alimentazione.
Come prevenire i disturbi intestinali
Il benessere dell’intestino dipende da vari fattori, che lavorano a stretto contatto tra loro. Vediamo quali sono e in cosa consiste la prevenzione dei disturbi intestinali.
Alimentazione
L’intestino, ma anche tutto l’organismo in generale, sta meglio se si adotta un regime alimentare fatto di cereali, legumi, frutta e verdura (da assumere anche con estratti di frutta e verdura per chi preferisce questa modalità) e frutta secca. E’ consigliato aggiungere con minor frequenza uova, latticini, carne bianca e pesce. Meglio consumare 5 pasti al giorno, leggeri e facilmente assimilabili, per digerire bene.
Attività fisica
Muoversi per almeno mezz’ora al giorno è un toccasana per la salute e anche per l’intestino che sta meglio perché migliora il transito intestinale. Ciò significa eliminare i gas intestinali e ridurre il pericolo di stitichezza. Attenzione anche allo stress e all’ansia, nemici dell’intestino e di una buona digestione.
Mantenere un buon equilibrio intestinale
L’equilibrio della flora batterica e la sua composizione sono fondamentali per stare bene. Per migliorare lo stato di salute dell’intestino si possono assumere degli alimenti o degli integratori a base di probiotici specifici a seconda della causa del disturbo. Per esempio, se il problema fosse il colon irritabile potresti assumere probiotici per colon irritabile (puoi trovarli qui) che hanno lo scopo di favorire il corretto equilibrio del microbiota intestinale.
Pulizia e igiene
Per concludere, la prevenzione dei disturbi intestinali passa anche attraverso la massima igiene e pulizia. E’ molto importante lavarsi le mani quando si toccano gli alimenti e pulire tutte le superfici sulle quali si mettono i cibi. I batteri possono infatti contaminare rapidamente gli alimenti, per cui vanno conservati in modo accurato per evitare pericolose infezioni.