Le patite della moda sono spesso alla ricerca dei capi di abbigliamento e degli accessori che più somigliano a quelli che le modelle hanno indossato in passerella! Nel caso di Pinko la testimonial è la modella Martha Hunt, che ha sottolineato quanto sia piacevole indossare degli abiti che ripropongano uno stile vagamente ispirato agli anni ’80 ed all’intramontabile glam rock che caratterizzava il look di Jerry Hall.
Particolarmente apprezzate sembrerebbero essere le frange luccicanti, le paillettes,i glitter ed il pizzo che si innesta quasi inspiegabilmente su abiti militari. Interessanti infine anche le scarpe disegnate in tonalità neon e realizzate con stampa rettile da abbinare a borse borchiate, ricche di trasparenze e disegnate con effetto matelassé.
Vediamo allora di saperne qualcosa in più sullo stile Pinko: chissà che qualcuna non cambi un po’ il suo look.
Lo stile Pinko
Ancora una volta Pinko ha scelto di offrire al mondo una nuova immagine di donna, una donna che stavolta sa essere femminile ma anche molto attenta ai dettami della modernità. Quella che ne viene fuori è un’immagine forte ed istintiva, ma al contempo naturalmente sensuale ed elegantemente spontanea. Le modelle hanno incarnato l’ideale di una donna che conserva ancora molte delle caratteristiche tradizionalmente attribuite al suo sesso, gentilezza ed eleganza su tutte, ma anche disinvolta e sicura.
Come si traduce tutto ciò in termini di moda? Beh, innanzitutto in un guardaroba estremamente eclettico, come quello che potete trovare e ammirare su www.jole.it, negozio di abbigliamento online che propone, fra gli altri, anche i prodotti del marchio Pinko. Questi abiti uniscono proposte audaci e sofisticate, che mixano con grazia stili differenti e colori non sempre ovvi da abbinare, che riescono a sorprendere in ogni occasione.
Giunta così la sera, le donne sfoggeranno magnifici abiti rock, intrisi di ricordi direttamente provenienti dal mondo della disco fever. Ad essi abbineranno frange brillanti e paillettes. Molto gettonati sono anche l’esoticismo ed il look vagamente militare. Ma non finisce qui. In voga sono pure i continui richiami alla moda degli anni ’90 nonché alcune scritte che di tanto in tanto compaiono sui vari capi di abbigliamento e che rimandano all’idea di amore e di passione per il cinema (“Endless love”, “Hollywood in love“). E che dire dei continui inserti di borchie e tessuti fluorescenti? A ben guardare ce n’è, è proprio il caso di dirlo, per tutti i gusti e di tutti i colori…
Moda e sostenibilità
Ma Pinko quest’anno non ha voluto soltanto riproporre una nuova immagine di donna: la grande azienda leader nel campo della moda ha pensato di puntare anche sull’ecologia e sulla sostenibilità. Molti capi tessuti in jersey infatti provengono dalla lavorazione di cotone organico e sono certificati e garantiti GOTS. Anche le stampe sono state realizzate in maniera ecologica: alle solite tinte altamente inquinanti si è infatti pensato di sostituire una tavolozza ricchissima di colori ad acqua.
La grande azienda ha inoltre avviato, ad essere precisi già dal 2018, una collaborazione con Treedom. Di cosa si tratta? Di una sorta di gemellaggio tra la Pinko ed un ente che consente di piantare degli alberi a distanza semplicemente cliccando sui giusti tasti del relativo portale. Chi decide così di sovvenzionare la semina e la successiva cura di un albero potrà riceverne notizie e vederne le foto.
Questa collaborazione, all’apparenza meno utile di quanto non sia veramente, ha fatto sì che nel 2018 in Kenya nascesse un’intera foresta, la Pinko Forest. Questi alberi, ben 10 mila, sono tutti stati scelti tra varianti da frutto e, una volta avviato il processo di crescita, sono stati affidati ai contadini del luogo perché coltivandoli producano risorse alimentari per il loro paese. La moda per Pinko può essere etica e sostenibile, cosa che di sicuro permette di apprezzare ulteriormente il brand.