Ci sono diverse patologie che degenerano velocemente e, quando compaiono i sintomi più importanti, sono già a uno stato avanzato. E’ proprio per questo motivo che la strategia più efficace resta sempre la prevenzione, così da prendere la malattia in tempo e avere maggiori possibilità che le cure facciano effetto.
Man a mano che l’età avanza infatti diventa sempre più importante non solo seguire uno stile di vita sano, ma anche programmare visite mediche, screening tumorali e vari esami clinici in modo puntuale.
Malattie da prevenire: quali sono le principali
La principale malattia da prevenire nella donna è il tumore alla mammella, rappresenta infatti il 30% di tutte le neoplasie. Un dato questo diffuso recentemente dall’AIRTum, l’Associazione Italiana dei Registri Tumori. A seguire, i numeri del cancro in Italia vedono il cancro del colon-retto (12%), il cancro ai polmoni (12%), quello alla tiroide (5%) e quello del collo dell’utero (5%).
Dati che devono far pensare, ai quali però bisogna affiancare che, nel 40% dei casi, è possibile intercettarli precocemente grazie a degli esami di controllo. Possono essere anche prevenuti in parte, purché comunque la donna adotti uno stile di vita corretto.
In Italia il Servizio Sanitario mette a disposizione ben tre programmi di screening gratuiti che servono a prevenire il rischio di cancro al seno, al collo dell’utero e al colon-retto.
Esami per la donna da fare in base all’età
In base all’età anagrafica, gli esperti consigliano di svolgere in modo frequente alcuni test, in modo tale da cercare di prevenire il più possibile il rischio di alcune malattie degenerative.
Età fertile
Così come raccomanda il Centro Medico San Magno (https://centromedicosanmagno.it/specializzazioni/senologia/) la donna di vent’anni dovrebbe iniziare a eseguire in casa l’autopalpazione. L’ideale è ogni mese, circa una settimana dopo che il ciclo mestruale è finito.
E’ a partire dai 45 anni però che aumenta di più il rischio, in questo caso il consiglio è di sottoporsi alla mammografia e l’ecografia mammaria ogni 1 o 2 anni. Gli appuntamenti dovrebbero essere ancor più ravvicinati quando in famiglia vi sono già casi di tumore al seno.
Prima dell’inizio dell’attività sessuale dovrebbe invece sottoporsi alla vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), raccomandata per prevenire il cancro al collo dell’utero.
Dai vent’anni fino ai 30 anni invece è necessario sottoporsi ogni 3 anni al pap-test, successivamente serve ogni cinque anni anche l’HPV-DNA Test, questo all’incirca fino ai 64 anni.
Periodicamente è utile sottoporsi all’ecografia pelvica e quella transvaginale per vedere se c’è un tumore all’ovaio in una fase iniziale. Inoltre il controllo del proprio peso calcolando il BMI è sicuramente molto importante.
Una donna in età fertile e sessualmente attiva dovrebbe farsi il test per la clamidia, un batterio che colpisce le donne giovani e che spesso è asintomatica. Nel tempo può portare complicanze piuttosto gravi come per esempio la sterilità.
Esami da fare durante la gravidanza
Durante la gravidanza la donna deve ovviamente farsi seguire dal proprio ginecologo per tutto quanto il periodo della gestazione. E’ bene ricorrere alle ecografie e le visite di controllo periodiche per cercare di prevenire il più possibile le complicazioni alla futura mamma ma anche al bambino.
Tra gli esami tipici da eseguire ci sono quelli alla tiroide, per vedere se è presente o meno il diabete gestazionale e l’esame per la toxoplasmosi. Infine deve essere controllato il cavo orale per vedere se ci sono infiammazioni in corso come la parodontite, la quale può portare alla perdita dei denti.
Menopausa
Durante il periodo della menopausa, la quale indicativamente inizia verso i cinquant’anni di età, è necessario fare controlli ulteriori. Iniziano i controlli cardiologici e della pressione arteriosa per salvaguardare il più possibile la salute del cuore.
Occorre fare un controllo periodico delle ossa per capire se c’è un inizio di osteoporosi. Inoltre sono importanti i controlli ginecologici regolari per riconoscere il cancro al collo dell’utero (pap-test) e quello mammario. Quest’ultimo deve essere eseguito all’incirca ogni due anni.
Ogni due anni tra i 50 e i 69 anni occorre sottoporsi anche all’esame delle feci per ricercare eventuali tracce occulte di sangue che possono indicare la presenza di uno stadio iniziale del cancro al colon-retto.
Conclusioni
Tutti questi screening sono necessari per la tua salute e come hai capito leggendo la nostra guida dovresti iniziare a farli già dall’inizio dell’età fertile. Con il passare degli anni infatti alcune malattie diventano sempre più probabili. L’ideale però è cercare però di prevenirle attraverso uno stile di vita corretto.
Già dall’infanzia una persona dovrebbe acquisire un atteggiamento propositivo verso una buona alimentazione, l’attività fisica, evitare fattori di rischio come il consumo di alcolici, droghe e tabacco e ovviamente sottoporsi eventuali controlli medici periodici.
Sul sito dedicato alla salute della donna (vedi qui), istituito dal Ministero della Salute, è possibile consultare un calendario dove sono indicati tutti gli esami a cui sottoporsi in base alla fascia d’età. Ognuna poi deve ascoltare il proprio corpo, cercando di leggere quei sintomi che possono essere il segnale di allarme di una patologia in corso.