La gomma viene usata nella produzione di moltissimi materiali. Esiste una vera e propria industria dedicata alla sua produzione e le opportunità nel settore non mancano di certo. E’ importante però occuparsi anche del riciclaggio della gomma.
Secondo ETRMA ogni anno in Europa vengono prodotti 4 milioni di tonnellate di gomme di cui il 92% viene riciclato (fonte https://www.sicurauto.it/news/pneumatici-usati-in-italia-e-in-europa-oltre-il-92-si-ricicla/), proprio per evitare di produrne di nuove.
La gomma può essere prodotta sia con il carbonio insaturo per dar vita a un modello sintetico, oppure a partire dal lattice presente in alcune piante, per ottenere questa volta un pneumatico naturale. Il riciclaggio della gomma diventa sempre più importante, aiuta a preservare le piante ed evita anche che le vecchie ruote finiscano direttamente nelle discariche.
Quando nasce il riciclaggio della gomma
Il fatto che vi sia poca consapevolezza su questo argomento crea un po’ di confusione su come funziona e come nasca questo importante processo.
Non si tratta di una tecnica moderna, il riutilizzo dei pneumatici è piuttosto antico e ha fatto la sua comparsa insieme all’uso industriale delle gomme stesse.
Fino al 1900 il costo degli pneumatici era senza dubbio molto alto, stiamo parlando di un valore che si avvicinava a quello dell’argento. I produttori perciò cercarono sin da subito un modo intelligente per riutilizzarlo.
Grazie all’arrivo della gomma sintetica nel XX secolo i prezzi si abbassarono, questo perché le importazioni del petrolio avevano un costo concorrenziale. Questo portò a un’esigenza ridotta di dover riciclare pneumatici.
Nel momento in cui smaltire pneumatici è diventato un vero e proprio problema ambientale, i governi sono intervenuti con leggi per imporre di smaltire gli pneumatici in modo intelligente, sempre passando per il riciclaggio.
Come funziona il riciclaggio dei pneumatici
Fondamentalmente gli pneumatici vengono elaborati da aziende come reuse.green in modo tale che possano essere usati di nuovo. Così non finiscono in discarica e il materiale diventato di nuovo riutilizzabile evita di sprecare ulteriori materie prime.
La gomma alcune volte viene usata per il riempimento di nuovi pneumatici, altre volte è usata nell’ingegneria civile oppure nel settore edile. Non è da escludere il suo utilizzo anche sulle superfici sportive.
Raccogliere la gomma e triturarla
Si inizia con la raccolta di tutti i prodotti in gomma che si intendono riciclare. Quasi sempre vengono presi gli pneumatici dalle discariche oppure sono le persone stesse che le inviano nei centri di riciclaggio.
Una volta in possesso della gomma, questa viene rotta in pezzi grazie all’uso di trituratori rotanti che lavorano a bassa velocità. Scomporla in pezzi rende la lavorazione successiva più semplice.
Smistamento
Vengono rimosse le fibre tessili e quelle in acciaio dalla gomma. Solitamente questo passo avviene in contemporanea con quello della triturazione e vengono usati degli appositi magneti per farlo. Le fibre d’acciaio vengono estratte da un magnete mentre quelle di poliestere da un sistema complesso.
Devulcanizzazione
Dai vecchi pneumatici viene ottenuto del pacciame, cioè la materia prima che dopo verrà utilizzata per poter creare nuovi materiali. La cosa importante di questo processo è che il materiale non perde sua capacità di elasticità e isolamento.
Un’alternativa alla devulcanizzazione è il congelamento. La gomma viene congelata grazie all’azoto liquido. Viene poi lavorato in appositi mulini che lo macinano per creare dei granuli da riutilizzare per creare nuovi prodotti.
La pirolisi
Esiste un altro processo di fusione che funziona senza la presenza dell’ossigeno. Il processo si svolge all’interno di un reattore alimentato da gas, carbone da legna, legno e anche carburante.
Lo scopo è di fondere la gomma evitando il processo della combustione, non vi sono così fumi tossici che emergono e avviene invece la decomposizione della gomma in petrolio, carbone e gas. La gomma viene scomposta in piccole molecole che vaporizzano. I gas escono in un sistema di condensazione che trasforma il gas in liquido.
L’obiettivo è ottenere l’olio combustibile da usare nella lavorazione del ferro, la ceramica, l’acciaio e anche le industrie chimiche.
Conclusioni
Il riciclaggio della gomma è qualcosa che apporta indubbi vantaggi sia dal punto di vista economico che ambientale, anche se ogni anno in Italia bisogna fare i conti con l’immissione di 30 mila tonnellate di pneumatici illegali che significano un mancato versamento di 12 milioni di euro di contributo ambientale per il riciclo.
Con il riciclaggio si consuma molta meno energia, le emissioni di anidride carbonica sono ridotte, così come quelle del carbonio che si riduce a 20 volte meno. Si riduce l’estrazione della gomma naturale ed è un buon passo avanti per la salvaguardia dell’ambiente perché è ridotta l’estrazione di lattice.
Ogni anno ben 279 milioni di pneumatici finiscono nelle discariche occupando moltissimo spazio. Lasciate all’aria aperta e sotto il sole possono iniziare a rilasciare tossine dannose a causa del surriscaldamento arrivando anche a prendere fuoco. In generale possiamo dire che grazie al riciclaggio della gomma è possibile creare nuovi prodotti impattando meno sull’ambiente.