Secondo i dati Ansa, sono sempre meno gli studenti che studiano e lavorano insieme. Il dato più recente conta 75 mila studenti, in netta discesa anno dopo anno.
Ma è così difficile conciliare lo studio con il lavoro? Se sì, perché? Oppure esistono delle “regole da rispettare per rendere questo compito meno gravoso? Scopriamolo nell’articolo.
Studiare e lavorare insieme è possibile?
I dati di prima parlano di un dato piuttosto basso. Tuttavia per avere un quadro chiaro della situazione è necessario capire in primis se esiste una relazione tra corso di laurea e lavoro che favorisca la corretta gestione dello studio.
Detto in parole semplici, esistono corsi di laurea che rendono più facile la convivenza studio-lavoro?
La risposta è: dipende.
L’università è un percorso molto soggettivo che implica moltissime scenari possibili. In linea di massima non esiste un corso di laurea più facile di un altro, anche se la convinzione comune è proprio questa, perché ogni studente è portato o meno verso una data materia.
Avendo ora escluso la correlazione tra studio universitario e facilità nel conciliare studio-lavoro, dobbiamo invece concentrarci su dinamiche sociali che girano intorno al lavoro e studio.
Un esempio è di studenti che abitano insieme ai propri genitori, studenti fuori sede, oppure studenti che addirittura convivono. E’ normale che sono tre casi completamente diversi che, purtroppo, necessitano di organizzazioni di vita differenti e tempi diversi.
Se a questo fattore aggiungiamo il tipo di lavoro svolto, nello specifico:
- Una tantum
- Nei weekend
- Part-time
- Full time
Puoi immaginare che più cresce il tempo a lavoro, minore è il tempo di studio e maggiore sono le faccende da svolgere all’interno della propria abitazione o comunque gli impegni a cui si è sottoposti. Impegni che saranno sicuramente meno se si abita a casa con mamma e papà, rispetto a quelli di una persona che convive o a un fuorisede.
E’ possibile studiare e lavorare insieme?
Ora è il momento di rispondere alla seconda domanda che ci siamo posti nell’articolo. E’ sicuramente possibile studiare e lavorare insieme, tuttavia bisogna fare delle precisazioni.
Maggiore è il tempo dedicato al lavoro e meno saranno gli esami che potrai preparare durante la tua sessione universitaria. Quindi sicuramente il tempo di studio e di lavoro hanno una correlazione inversa.
Se ora ti dai per spacciato e pensi di non poter più laurearti in tempi decenti perché lavori, sei sulla strada sbagliata.
Esistono dei modi per conciliare al meglio studio e lavoro? Certo, lo scopriremo nel prossimo capitolo.
3 consigli per conciliare studio e lavoro
Se possibile scegli un’occupazione part-time
Il primo consiglio che mi sento di darti, e che purtroppo non vale per tutte le persone, è quello di scegliere modalità di lavoro che ti concedano il tempo necessario per studiare. E’ difficile quantificare un tempo di studio ideale, tuttavia possiamo immaginarlo come un tempo che vada dalle 20 alle 24 ore di studio totali almeno nella settimana. Meno delle quali sarà difficile progredire in maniera sufficientemente spedita.
Adotta il giusto metodo di studio
E’ fondamentale avere chiara un’organizzazione dello studio che ti consenta di perdere poco tempo e macinare pagine su pagine. E’ più facile a dirsi che a farsi ma sul sito https://www.studentetop.it/ trovi molti consigli per organizzare al meglio il tuo piano di studi.
Fatti i giusti amici
Ovviamente non diciamo che dovresti comprarti gli esami, piuttosto fai amicizia con persone che frequentano spesso le lezioni e sono in grado di fornirti materiali che possano alleggerirti il carico di studio in vista dell’esame. Meno studio, meno tempo necessario! 🙂