Le stelle di Hollywood non sono solo in carne ed ossa e a dimostrarlo sono i robot di Star Wars, la saga composta da diversi film di fantascienza ideata da George Lucas. L’attesa dell’uscita dell’ultimo episodio, “Star Wars: gli ultimi Jedi”, ha ravvivato la passione di milioni di fan che, da qualche anno, attendevano l’arrivo di un nuovo film.
Quella di Guerre Stellari è uno dei pochi franchise di fantascienza che ha mantenuto intatto e costante l’interesse verso i droidi, nonostante, in ogni episodio, siano presenti a decine. Alcuni però hanno saputo fare breccia nel cuore dei fan più di altri e oggi vogliamo parlarvi proprio di questi “rubacuori”.
I buoni
Con i nomi di robot di Star Wars, ci si potrebbe un po’ perdere perché, negli adattamenti in italiano, qualcuno ha preso un altro codice. Questo è il caso di R2D2 che nella prima versione italiana si chiamava C1-P8. Il fedele servitore della famiglia Skywalker è un vero multifunzione concentrato: in neppure un metro di altezza e una testa a cupola si nasconde un ottimo co-pilota, un meccanico abilissimo nella riparazione delle navi spaziali e un combattente passabile. Gli anni passano per tutti così, nel settimo episodio, uscito 30 anni dopo “Il ritorno dello Jedi”, R2D2 è stato affiancato da BB-8. Il piccolo droide è l’aiutante di Poe Dameron, il leader che combatte contro l’organizzazione che cerca di ripristinare l’Impero Galattico.
Un altro droide, che ha scolpito il suo nome nei cuori dei fan, è C-3PO. Si tratta di un droide dall’aspetto umanoide progettato e costruito da Anakin Skywalker. Il droide protocollare C-3PO ha rare doti comunicative e di mediazione e diventa partner inseparabile di R2D2. L’umanoide, tra le varie caratteristiche, ha quello di conoscere 6 milioni di linguaggi, caratteristica che lo costringe a partecipare a tutte le battaglie cruciali, anche se la sua indole non è proprio avventurosa.
I cattivi
Tra i robot più cattivi troviamo Grievous, il potente cyborg, generale dell’armata della “Confederazione dei Sistemi Indipendenti”. Il fine stratega riesce a riportare diverse vittorie contro le forze difensive della Repubblica Galattica e semina il terrore tra gli Jedi (adepti del Lato Chiaro della Forza) di cui è un terribile cacciatore. Fortunatamente (visto che è un cattivo) viene sconfitto nel duello con Obi-Wan Kenobi.
Tra i “cattivi” di Star Wars si trovano anche i robot umanoidi da battaglia che si impegnano, insieme ai Sith, a sostenere il Lato Oscuro. Sono costruiti con materiali scadenti, hanno una mira carente, sono rallentati nei movimenti, ubbidiscono ciecamente agli ordini e non hanno nessuna intelligenza (cosa che i costruttori sono riusciti ad esprimere benissimo con l’espressione della faccia), a differenza degli OOM-9 che hanno una maggiore autonomia mentale.
Droidi medici
I droidi medici, com’è intuibile, curano i robot. Grazie ad un immenso database che racchiude tutte le caratteristiche di ogni robot, possono intervenire su qualsiasi modello di droide. I robot, infatti, hanno bisogno di assistenza, non solo per le ferite che posso procurarsi durante la battaglia, ma anche per guarire dalle malattie. Sono in grado di impiantare protesi cibernetiche e far nascere bambini ma non tutti i droidi medici sono infallibili, visto che alcuni hanno dei difetti di programmazione. Insomma, in fin dei conti, come nella realtà!